Con Javier Girotto e Natalio Mangalavite il sodalizio dura da tempo. Tant’è che gli attigui li apostrofano affettuosamente la G S M. Girotto Servillo Mangalavite, per un trio sax voce pianoforte che tra i righi e le righe racconta di loro.
Di Javier, anima fondatrice degli Aires Tango. Di Natalio, un pianista di razza conteso da gruppi e artisti più disparati e che ha a lungo collaborato con Ornella Vanoni. E poi di Peppe. Peppe Servillo, la voce e il volto degli Avion Travel, un gruppo che ha segnato la musica italiana di questi ultimi trent’anni.
I primi due argentini di Cordoba, il terzo casertano, conoscitore profondo del repertorio colto napoletano, assorbito e consumato con sobria eleganza, come dire a suo modo.
Tra loro un incontro, che si consolida con L’amico di Cordoba, un album che già dal titolo racconta di un’amicizia, di un’unione felice, destinata a ripetersi. Quattordici brani che fondono sonorità vicine e lontane, ritmi lenti e sostenuti, versi bizzarri, incantati, esilaranti e surreali, molto molto stile Avion, a racconti, figure e suggestioni sudamericane.
Le avremmo ritrovate qualche anno dopo, più consapevoli, elaborate, riproposte come segno di una condivisione matura di passioni e di intenti, con Futbol, uscito nel febbraio 2010, una raccolta ispirata alle Storie di calcio di Osvaldo Soriano, pubblicate in Italia nel ’98, che ha dischiuso persino ai profani del calcio i misteri della sua seduzione.
Ora ritornano con un ensemble rinnovato che contempla la batteria e le percussioni di Emanuele Smimo e il basso e il violoncello di Daniele Basirico. Il quintetto, che si presenterà stasera al pubblico romano per I Concerti nel parco di Villa Pamphili, è già un appuntamento da tutto esaurito che sta chiamando a raccolta schiere di seguaci conquistati ‘trasversalmente’ nel corso degli anni.
Perché nel mezzo ci sono tanti concerti e intense tournée che li hanno visti di volta in volta condividere la scena in formazione estemporanee, accanto ad artisti come Furio Di Castri, Fabrizio Bosso, Mimmo Epifani, Danilo Rea, Rita Marcotulli e, soprattutto, Fausto Mesolella e Mimì Ciaramella, con Servillo testimoni di un’epoca di cui abbiamo già nostalgia. Anche per questo ci piace il titolo del concerto di stasera: L’amante improvviso, una delle più belle canzoni degli Avion, parte di un cd che è storia del pop, Opplà, un pop da camera, come Peppe ha definito la loro musica. In scaletta molto repertorio, scompaginato, ricomposto, rivisitato e gli omaggi a Paolo Conte e Domenico Modugno, anch’essi testimoniati da due album memorabili : Uomini in frac e Danson Metropoli
Pubblicato su oltrecultura l’8-7-2011